I SAMUSÀ DI PAOLA

L'allevamento

 

Molti mi chiedono come mai ho iniziato ad allevare e perché questa passione per i "Bulldogs". Vi spiego: tutto è iniziato nel Settembre del 1995, quando mio figlio maggiore si comprò con il suo stipendio, un bulldog in un negozio di Roma, che chiamò "Ettore", mentre io e il padre eravamo fuori città.


Rientrando, trovammo questo essere buffo di tre mesi circa. Con nostro figlio, trovammo un accordo su tutto ciò che riguardasse il cane, come: mangiare, uscire, educare, pulire ecc...facendo in modo che ci pensasse da solo.


Mio marito aveva il terrore dei cani, ma Ettore con intelligenza, andava sempre vicino a lui silenziosamente e con dolcezza, finché un giorno ricevette la tanto agognata carezza e pian piano conquistò tutti e quattro i componenti della famiglia.

Un triste giorno la situazione precipitò, Ettore a circa otto mesi ci lasciò.

Per mio figlio Valerio fu un grande dispiacere visto che era riuscito ad avere un ottimo legame, praticamente si erano scelti. Disperato per la mancanza del suo adorato cucciolo gli proponemmo l'acquisto di un altro cucciolo, ma questa volta in allevamento. In quel periodo sembrava che nessun allevamento avesse cuccioli maschi disponibili, poi in una rivista specializzata trovammo l'annuncio di un allevamento vicino a Perugia che aveva disponibilità, telefonammo e lui partì subito.

Così entrò in casa il "mitico" Cassius clay di Patrizia De Ferrari, era un cucciolo di quattro mesi e mezzo, due occhi da cerbiatto che ti parlavano, grande giocherellone, solo se decideva lui però, testardo a non finire, temperamento "inglese" differenza verso gli estranei, solo da noi si faceva toccare e accarezzare. Da quel giorno fu subito la mia grande passione talmente forte che presi la decisione d'imparare tutto sui Bulldog per arrivare... Ad allevarli... Eccomi qui.

Coinvolsi tutta la famiglia, partecipammo a gare e con ottimo successo, bravo il mio Cassius clay detto Cesare, diventò mio per l'ottima intesa tra noi.


Adesso ho una "piccola brigata" di bulldog che è diventata parte integrante della mia famiglia. Abbiamo fatto esperienza, imparato a conoscere l'ambiente cinofilo.


La prima cucciolata che emozione, di 7 bellissimi faccioni, Wistonchurchill è uno di loro, il primo nato in casa, e di ogni cucciolata ho tenuto sempre un cucciolo e continuerò a farlo bello o brutto che sia.




Ho ancora tanta strada da fare nell'allevare e capire questa meravigliosa razza, per questo curo ogni aspetto dei miei cani personalmente e con l'aiuto dei miei familiari. I miei cani fanno una o due cucciolate l'anno e sono cresciuti con il fuoco d'amore della mia passione, cosi facendo conosco il loro carattere e personalità. Ho preso l'affisso Enci per dargli il nome "I Samusà di Paola", dove la parola samusà deriva dal soprannome che mio suocero dette a Valerio. Alla nascita aveva l'espressione imbronciata e corrugata proprio come "un bulldog", nel dialetto

romano anzi trasteverino i samusa erano proprio la persone con questa espressione, truce ma dolcissime, di Paola perché sono le mie "creature", a dare loro una vita lunga e felice come il mio "mitico Cassia Clay", entrato nella mia vita nel 1996 e mi ha lasciato nel Gennaio del 2006, ma è e sarà sempre nel cuore, come del resto tutti i miei cuccioli, ognuno per la sua caratteristica che li rende unici e rari, "inmylifeforever". Non vado spesso in esposizione per necessità familiari ma quando riesco ad andare riscontro con piacere che i Giudici considerano i miei cani con la qualifica Eccellente, a volte vinco la classe in cui partecipo e spero presto di riprendere ad andare in esposizione.

Consegno i miei cuccioli con un "vademecum" per l'entrata in casa.